EURIBOR VERSO I MINIMI STORICI. DONDI (NOMISMA): ”SUI MUTUI INCIDONO DI PIù COSTI SPREAD E ATTEGGIAMENTO BANCHE”


Prosegue la discesa degli indici Euribor, parametri largamente utilizzati per calcolare mutui e prestiti a tasso variabile per famiglie e imprese.

Secondo le ultime rilevazioni, l’indice a 1 mese è scivolato allo 0,399%, avvicinandosi al minimo storico (0,397%) toccato il 31 marzo 2010.

L’indice a 3 mesi si è portato allo 0,7%, avvicinandosi al record minimo dello 0,634%.

Segnali dunque positivi, già da un paio di mesi, per quei pochi fortunati a cui le banche italiane hanno concesso di recente un mutuo a tasso variabile (agganciato ad uno degli indici Euribor, appunto) o per chi il “variabile” lo ha già sottoscritto da tempo.

“La sensazione – scrive Vito Lops del Sole 24 Ore – è che gli Euribor resteranno sotto la soglia dell’1% fino a settembre 2014 per poi risalire lentamente verso il 2% nel 2016.

Non dovrebbero tornare, quindi, neppure da qui a cinque anni in linea con la media storica del 3%”.

“Ma il vero nodo resta naturalmente il livello degli spread che aumentano il costo del prestito del 25-30% – è il brusco richiamo alla realtà che arriva da Luca Dondi, responsabile del settore Real estate di Nomisma – e se fino ad un anno fa l’incidenza dei differenziali Btp/Bundche era più ridotta, oggi che è quasi raddoppiata, portandosi introno allo 3,5%, ha un peso maggiore rispetto ai tassi di riferimento sui mutui”.
   
“Comunque positivi i ritocchi verso il basso dell’Euribor – conferma Dondi – perché fanno parte di una traiettoria verso la normalizzazione del mercato prestiti che sarà tuttavia un processo molto lungo”.

Senza dimenticare che l’altro grosso nodo da sciogliere è l’atteggiamento iper-prudente delle banche.

“Anche se gli indici dovessero proseguire la discesa delle ultime settimane – conclude Dondi – sulla concessione di nuovi mutui continuerà a pesare di più la selettività e la sensazione di rischio insolvenza che gli istituti di credito hanno sui mutui, legati in gran parte agli eccessi degli anni passati”.

Fonte: articolo di Cristina Giua da monitorimmobiliare.it del 03/05/2012

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